Insultando

“Chi deve pagare, pagherà”, ha spiegato Renzi, “ma non ci saranno più gli interessi e le more spropositate che caratterizzavano il vecchio modello”.
Niente interessi, niente more spropositate. Non sia mai che il sistema di riscossione delle tasse non pagate sia “afflittivo” (citazione testuale del viceministro Zanetti).

E adesso spiegatemi che non è un insulto a chi le tasse le paga, sempre e comunque.

http://www.repubblica.it/economia/2016/10/15/news/legge_di_bilancio_partito_il_consiglio_dei_ministri_decisivo-149839533/

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La pazza gioia [id.] – Paolo Virzì [cine20] – 8

Doloroso, angosciante, eppure capace di aprire un meraviglioso squarcio di speranza, l’unico paragone italiano che trovo a questo film è con l’Amelio de Le chiavi di casa. Poi, ci sono il Cuculo di Forman, il dolce omaggio a Thelma e Louise, una magnifica intesa fra Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi.

La pazza gioia - Paolo Virzì 2015

Dolenti, piegate da drammatici fallimenti esistenziali, raramente Donatella e Beatrice sono lucide, il loro tempo è sedato da pasticche e gocce che dovrebbero mantenerle in equilibrio.
Beatrice è altezzosa e snob, impicciona e logorroica, viene da una famiglia ricca e ama il lusso. Donatella era una cubista, schiantata dalla sottrazione del figlio, dopo un tentato doppio suicidio. Entrano in contatto in una comunità terapeutica nella campagna toscana, dove la società scarica donne “disturbate”: nella grande casa, si mescolano attori e malati veri. È il 2014, alla vigilia dell’annunciata chiusura degli Ospedali Psichiatrico-Giudiziari (in quell’inferno, Donatella farà in tempo a…

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Podio

Il podio delle nulle, nel seggio dove ho scrutinato:
3. Non mi rappresentate.
2. Mi dispiace, ma non posso.
1. Non siete un’alternativa al peggio che rappresentate.
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Verità per Giulio Regeni

Paola e Claudio Regeni, i genitori del ricercatore friulano trovato cadavere il 3 febbraio in Egitto lungo la strada che collega il Cairo con Alessandria, hanno parlato davanti alla commissione Diritti Umani dell’assemblea di Bruxelles:

giulio-regeni

“L’Italia e l’Europa devono aumentare la pressione sul Cairo per avere un’indagine trasparente sulla morte di Giulio…
Chiediamo al nostro governo di essere più esplicito… l’importante è spiegare all’opinione pubblica il perché e cosa sta accadendo in Egitto… Non ho ancora capito se l’Italia è amica o no dell’Egitto ma so che gli amici non uccidono i figli degli amici..
Abbiamo una documentazione di 266 foto di cosa è successo a Giulio: una vera enciclopedia delle torture in Egitto. Abbiamo anche 225 pagine di relazione sull’autopsia. Non vorremmo mai arrivare a mostrare quelle foto, vorrebbe dire che avremmo toccato il fondo…
Chiedo che gli stati membri richiamino i propri ambasciatori, dichiarino l’Egitto un Paese non sicuro…

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Dimenticanze

G. è vedovo da almeno 30 anni, ha tre figli, una compagna da un bel po’ e, da circa un mese, una badante.
Oggi, al funerale di G. il prete ha pregato per tutti: per lui, per la moglie che lo aspetta lassù, per i nonni, i figli, i nipoti e gli amici. Ha avuto un pensiero anche per la badante e per tutti quelli che assistono le persone malate.
Non ha avuto nessun pensiero dedicato alla compagna, nonostante l’ultimo respiro G. l’abbia esalato proprio con lei.
Si vede che la frase di Francesco “Chi siamo noi per giudicare” quel prete deve non averla mai sentita.

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Riflessioni sul referendum

Quelli che ci chiedono di astenerci dal votare al referendum, oppure di andarci per votare NO, vogliono consentire alle compagnie petrolifere l’estrazione di gas e petrolio nelle piattaforme entro le 12 miglia senza alcun limite di tempo, fino a esaurimento del giacimento, ossia a tempo indeterminato.
Lecito, non entro nel merito. Ma voglio evidenziare un aspetto di carattere generale: quelli che ci chiedono di astenerci dal votare al referendum, oppure andarci e votare NO, sono gli stessi che hanno anche un’idea di società precaria a tempo indeterminato, a progetto, a contratto. Gli stessi per cui studi qui e là, lavori un po’ qui e un po’ là, ti formi e ti informi (a tue spese), realizzi un progetto, magari anche un bel progetto e poi ciao, spesso senza nemmeno un arrivederci, figuriamoci un grazie. Paradossalmente, la maggior parte delle volte ti chiedono di farlo nella metà del tempo necessario, dandoti di conseguenza anche la metà dei soldi. E la storia per cui se lavori bene ti tengono, vale in pochissimi casi. Estremizzo, ovvio, ma non sono troppo distante dal vero.
Quest’idea di società a tempo determinato, non è incredibilmente incoerente con l’eccezione che ci chiedono di concedere alle compagnie petrolifere?

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Follia

Ehi, amico pendolare! Sì, proprio tu, il pendolare tipo, quello con l’abbonamento ferroviario di carta.
Ehi, tu che togli e infili l’abbonamento da e nel portafogli almeno un paio di volte al giorno, tutti i giorni… Lo so che il biglietto si rovina e si sgualcisce, ma non credere sia una buona idea plastificarlo: sai perché? Perché ho saputo che Trenitalia impone l’assoluto divieto di plastificare il biglietto dell’abbonamento ferroviario,  in quanto trattasi di manomissione del titolo di viaggio passibile di sanzione da 200€.

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Comunicazioni

Qualche tempo fa ho seguito delle questioni per mia suocera presso il sindacato,  lasciando il mio cellulare come riferimentoper le comunicazioni.
Così adesso mi arrivano gli sms di invito alle assemblee di pensionati.

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Il fatto che si proceda al lavaggio strade dopo tre giorni di pioggia ininterrotta fa capire che questo paese è flessibile solo sui diritti.

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Venerdì 4 marzo

Dopo la raccolta “Il colore delle donne“, ANANKE lab esce con un nuovo lavoro dal titolo “Il gusto di farlo – raccontarsi senza veli“, che verrà presentato anche a Bologna in zona Borgo Panigale.

Venerdì 4 marzo, ore 20.30 
Noi donne insieme, Via Decumana 52 – Bologna

Vale la pena  esserci; so che non serve attrarvi aggiungendo che LIA, una delle autrici, è mia amica ed è uno spasso e c’è un rinfresco a fine serata…

invito BOLOGNA Noi donne insieme

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